Tumore alla prostata, quanto conta l’attività fisica

La prostata è una ghiandola presente solo negli uomini, posizionata di fronte al retto e che produce una parte del liquido seminale rilasciato durante l’eiaculazione. In condizioni normali, ha le dimensioni di una noce, ma con il passare degli anni o a causa di alcune patologie può ingrossarsi fino a dare disturbi soprattutto di tipo urinario. Questa ghiandola è molto sensibile all’azione degli ormoni, in particolare di quelli maschili, come il testosterone, che ne influenzano la crescita. marcia della saluteIl tumore della prostata ha origine proprio dalle cellule presenti all’interno della ghiandola che cominciano a crescere in maniera incontrollata. Oggi il tumore alla prostata rappresenta uno dei tumori più diffusi nella popolazione maschile e rappresenta circa il 15 per cento di tutti i tumori maschili. C’è da dire che oggi il tumore alla prostata è curabile e in rari casi porta a morte, soprattutto se non diagnosticato per tempo e se non curato adeguatamente. Un aiuto nella prevenzione di questo male può venirci dall’attività fisica, infatti recenti studi hanno dimostrato come una buon attività fisica, e nello specifico, una lunga e costante camminata influisce positivamente sulla propria salute, diminuendo la probabilità di contrarre una forma di cancro alla prostata. Altre forme di prevenzione sono ormai note come ad esempio una dieta equilibrata, la classica dieta mediterranea, ricca di frutta e verdura senza eccedere nell’uso dei grassi e poi un semplice prelievo del sangue per poter eseguire il famoso test del PSA (Prostate Specific Antigene), un esame eseguito con un antigene prostatico specifico, che altro non è che un marcatore per verificare la presenza di un’infiammazione alla prostata.

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