Nobel per la Medicina 2013

— Scienza

Nobel per la Medicina a RothIl premio Nobel per la Medicina 2013 è stato assegnato ai ricercatori James E. Rothman, Randy W. Schekman e Thomas C. Südhof per le loro scoperte sul traffico delle vescicole, uno dei principali sistemi di trasporto nelle cellule. Come si legge dalle parole del www.ilpost.it grazie ai loro studi è stato possibile scoprire come ogni cellula organizza il suo sistema di trasporto. Ogni cellula produce ed esporta molecole come ormoni, neurotrasmettitori, ed enzimi , e per farlo ha bisogno di un sistema per spostarle. Le molecole vengono spostate all’interno della cellula in piccoli contenitori che si chiamano vescicole. Rothman, Schekman e Südhof hanno scoperto come funziona il sistema e come ogni pacchetto viene consegnato al punto giusto e al momento giusto nella cellula. Schekman è nato a St Paul nel Minnesota, Stati Uniti, nel 1948 e ha studiato all’Università della California e alla Stanford University, dove ha ottenuto il dottorato nel 1974. E proprio negli anni Settanta ha scoperto un insieme di geni necessari per il funzionamento del traffico delle vescicole. Rothman è originario di Haverhill nel Massachusetts, Stati Uniti, e ha 63 anni. Ha ottenuto un dottorato alla Medical School dell’Università di Harvard e tra gli anni Ottanta e Novanta ha scoperto che un complesso di proteine consente alle vescicole di attraccare e fondersi con i loro obiettivi attraverso la fusione delle rispettive membrane. Südhof è nato invece a Gottinga in Germania nel 1955. Ha studiato alla Georg-August-Universität dove ha conseguito un dottorato in neurochimica nel 1982 e l’anno seguente si è trasferito in Texas per proseguire i suoi studi. Si è occupato a lungo del modo in cui le cellule nervose comunicano tra di loro nel cervello basandosi sui sistemi scoperti  da Rothman e Schekman. Gli studi e le scoperte di questi tre scienziati sono fondamentali per la comprensione dei processi cellulari che stanno alla base di tutti gli essere viventi e di conseguenza sono stati utili nella comprensione dello sviluppo di determinate patologie umane, andando a favorire lo sviluppo di nuove terapie.

Fonte: www.ilpost.it

Foto: Knut Falch/ DNVA, PNAS, Peg Skorpinski/HHMI

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