Giornata Mondiale contro l’Aids

E’ arrivata la giornata mondiale dell’Aids, e ogni anno emergono dati contrastanti e spesso si cade in discorsi troppo banali e moralisti. Infatti se è vero che con le cure moderne si vive molto più a lungo e che l’età media di un malato supera i 50 anni di età, d’altro canto, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono oltre due milioni gli adolescenti sieropositivi nel mondo. Un dato allarmante se rapportato al fatto che tra il 2005 e il 2012 le morti di adolescenti per Aids sono aumentate del 50 per cento e che in Europa sono aumentate dell’8 per cento dal 2011 al 2012. Secondo questi dati la trasmissione del virus dell’HIV avviene principalmente per via sessuale, mentre diminuiscono i casi dovuti all’iniezione di sostanze. Questo vuol dire che il mondo sessuale per un ragazzo adolescente arriva molto prima di una maturità effettiva, e che evidentemente non si fa abbastanza per prevenire la trasmissione di questa malattia. E’ vero che ieri Papa Francesco è intervenuto sulla questione dicendo che le cure per i malati di Aids devono essere aperte a tutti, ma ricordiamoci che alla base della medicina c’è la prevenzione. Il vecchio detto “prevenire è meglio che curare” non può che essere attuale. Viviamo in un mondo ormai deviato in cui ragazzini e ragazzine si prostituiscono per avere soldi facili, senza pensare a precauzioni di qualsiasi natura; come possiamo combattere la trasmissione del virus senza un’adeguata e massiccia prevenzione? Tutti chiedono aiuto alla ricerca per lo sviluppo di un vaccino, ma quella che va cambiata è la mentalità! E’ vero un vaccino potrebbe risolvere parecchi problemi ma siete sicuri che sarebbe la panacea di tutti i mali? Pensate a quali effetti collaterali nella società potrebbe avere un vaccino contro l’Aids. Con questo non siamo contro lo sviluppo del vaccino, ma siamo più per creare una maggior consapevolezza nelle menti umane, soprattutto in quelle delle nuove generazioni, ormai pervase da modelli e stereotipi completamente errati.

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